martedì 4 marzo 2014

Il latte materno è considerato un farmaco salvavita

Si tratta delle nuove linee guida dettate dall'Unione europea e riguardano proprio le Banche del latte umano. L'Italia e la Francia, ad oggi, sono gli unici paesi Ue ad avere adottato una regolamentazione ministeriale su un aspetto tanto importante che riguarda la salute dei neonati, specialmente dei neonati prematuri. Per i prematuri che vengono ricoverati più o meno a lungo nel reparto di terapia intensiva, infatti, al latte materno è stata attribuita la stessa valenza di un farmaco salvavita.

E se si tiene in considerazione il fatto che non tutte le mamme di bimbi nati prematuri sono in grado di allattare, talvolta soltanto nel primo periodo ma spesso anche in seguito, e alla luce del fatto che questo alimento primario nella vita del neonato assume un'importanza oramai comprovata, si può facilmente intuire quanto estremamente rilevante sia il ruolo ricoperto proprio dalle Banche del latte materno. Attualmente le Banche del latte presenti su tutto il territorio nazionale sono 31, la cui esistenza è resa possibile grazie all'estrema generosità delle 975 donatrici volontarie che permettono la raccolta di ben 9.448 litri di latte all'anno. Cifre, queste ultime, in costante aumento nell'ultimo periodo.


Grazie a importanti studi portati a termine ad opera grazie a un nutrito gruppo di ricerca facente capo a Enrico Bertino, il direttore della Neonatologia universitaria della Città della Salute e della Scienza della città di Torino, ha pubblicato sulla Gazzetta ufficiale un documento che attesta una diminuzione di enterocolite necrotizzante (Nec), una patologia che può portare alla perforazione dell'intestino nei nati pretermine, proprio per merito dell'utilizzo del latte materno nell'alimentazione del neonato. Le stime mostrano, in proposito, un calo di mortalità a causa della Nec decisamente evidente nei casi di neonati alimentati con il latte materno. Senza considerare altri studi che evidenziano ulteriori riduzioni di casi di diabete e ipertensione arteriosa quando i neonati siano stati alimentati con latte materno.

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