mercoledì 12 marzo 2014

Usa: scarcerato dopo 30 anni nel braccio della morte

E' la triste storia di Glenn Ford, il cittadino statunitense che oggi, all'età di 64 anni, è stato scarcerato dopo ben 30 anni di carcere trascorsi nel braccio della morte. Un clamoroso errore giudiziario, così viene definito il suo caso, ma chi potrà restituirgli gli anni perduti? 

Era il 1984 e Glenn Ford aveva 34 anni quando è stato ritenuto colpevole dell'omicidio del gioielliere Isadore Rozeman di 56 anni durante una rapina. Ford ha sempre gridato a gran voce la sua innocenza ma inutilmente, dato che una "giuria di soli bianchi", come è stato precisato, non gli ha creduto e, nell'agosto del 1988, è stato condannato alla pena capitale e trasferito nel braccio della morte in attesa di esecuzione.

E adesso, dopo 30 anni, finalmente un giudice della Louisiana decreta la sua innocenza affermando che Glenn Ford non avrebbe mai neppure dovuto essere arrestato poiché non ha nemmeno preso parte alla rapina. L'enorme errore è stato causato, si legge, dall'inesperienza degli avvocati e dalle prove, fornite da un testimone, che a oggi sono state reputate inammissibili.


Magra consolazione può considerarsi il risarcimento a cui Ford ha diritto per essere stato ingiustamente detenuto. La legge statale, in questi casi, prevede un risarcimento pari a 25 mila dollari per ogni anno di carcere ma c'è un tetto massimo di 250 mila dollari. A tale somma si aggiungono altri 80 mila dollari in qualità di compensazione per le opportunità di vita perdute. 330 mila dollari, dunque, sarà la cifra che verrà risarcita a Glenn Ford a fronte della perdita di 30 anni di vita. In tal senso Ford ha commentato che, dopo la sentenza, il suo pensiero è andato a tutte quelle cose che avrebbe potuto fare all'età di 40 anni, quando suo figlio era ancora un bambino, e che non potrà mai più recuperare.

Nessun commento:

Posta un commento